16 settembre 2006

da 'Capitolato' a 'Capsulatrice'

Giorno 49. Che ci faccio ancora qui?

La parola capocroce ('la parte estrema di una chiesa, che di solito comprende il coro e l'abside') frullata in Google Immagini mi restituisce questa strana foto di un astronauta-deejay presa da un sito che dovrebbe essere dei Capocroce CPX, un gruppo di musica dance. Ma non ne sono davvero sicuro.

La capitolessa è un 'componimento di genere burlesco in terza rima'. Il capitonnage è una 'eliminazione chirurgica di una cavità anomala mediante riaccostamento delle pareti con sutura a tutto spessore'. La capitozza è un 'albero potato di tutti i rami'.

La capnia è 'in medicina, quantità di anidride carbonica contenuta nel sangue'. La capnomanzia è una 'antica forma di divinazione, che si serviva del colore e dell'aspetto delle volute di fumo per trarne presagi'. Il capogatto è un 'giramento di capo, capogiro'.

Il capogiro è anche una 'malattia delle giovani api che presentano addome rigonfio per accumulo di polline non digerito'. Il capolavoro è anche un 'lavoro di saggio che un operaio in prova deve compiere prima dell'assunzione definitiva per dimostrare le abilità professionali acquisite'. Il capomorto è un 'residuo di una lavorazione industriale, quasi del tutto inutilizzabile'.

Il caporale è anche un 'segnale antinebbia a forma di V rovesciata, ripetuta sull'asfalto dell'autostrada'. Il caposcarico è una 'persona di temperamento allegro e spensierato, cui piace divertirsi e spassarsela, senza darsi pensiero di niente'. Il cappel di prete è un 'salume tipico parmigiano, a forma di triangolo, che si mangia bollito come lo zampone e il cotechino'.

Sorrido pensando che proprio leggendo cappella trovo un errore del Devoto-Oli: nel significato a cappella c'è scritto 'esecuzione vocale di un brano musicale, senza acompagnamento strumentale' (accompagnamento scritto con una c sola). Io non mi lamento, anzi, se mi togliessero una lettera a ogni pagina leggerei 3232 caratteri in meno, che sono quasi due cartelle. Ma quanto sono stanco da uno a dieci?

Il cappellaccio è sia 'strato di materia lurida che si forma alla superficie della prima camera di una fossa biologica' sia un 'involto di pasta sfoglia, ripieno di zucca o di ricotta'. Spero che i due significati non siano collegati in nessun modo.

Il capperone era un 'cappuccio medievale per ripararsi dalla pioggia, munito di un mantellino che scendeva sino all'avambraccio'. La caprata è un 'riparo di fascine contro le acque dei torrenti'. Il caprino, un po' come il cappellaccio, è sia il 'concime costituito esclusivamente di sterco di capra' sia un 'formaggio piccante a pasta morbida'. Che bontà.

Finalmente leggendo capro ('il maschio della capra domestica') scopro perché si dice capro espiatorio, cioè 'colui al quale si addossano le colpe altrui'. Deriva 'dall'uso degli antichi ebrei di caricare simbolicamente un capro dei peccati del popolo e allontanarlo nel deserto nel giorno dell'espiazione'.

Caprugginare vuol dire 'praticare sulla parte interna delle botti a pochi centimetri dalle estremità delle doghe gli incavi nei quali s'incastrano i due fondi'.

Incredibile: continuo a dirmi 'oggi non ce la fai' e, invece, non riesco a mollare.

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