26 agosto 2006

da 'Battocchia' a 'Benedizione'

Giorno 34. Uff! Oggi supero le 300 pagine.

L'immagine odierna, inserendo in Google Immagini la parola becco, è la foto dell'entrata di questo ristorante italiano di New York che si chiama, appunto, becco. Menu abbordabili a pranzo (16,95 dollari) e a cena (21,95 dollari), ma non è sicuramente il posto adatto per chi non ha il becco di un quattrino. Risate. Applausi. Forse a Zelig cercano gente, dovrei chiamarli un giorno di questi.

Oggi ascolto l'album 'No concept' di Giovanni Allevi.

Battocchia è il 'nome di alcune varietà di mele, dette anche caravelle'. La battola è anche una 'tavoletta di legno con maniglia mobile di ferro che, agitata, annunzia le funzioni nelle chiese nei giorni della settimana santa in cui è proibito l'uso delle campane'. La battologia è la 'ripetizione inutile e tediosa di parole, per vizio o per pedanteria'.

La baulatura è la 'convessità che presenta un appezzamento di terreno nel quale si è arato per anni ammassando verso la zona centrale del campo le zolle di terreno rimosse a ogni passaggio dell'aratro'. Leggendo baule scopro che viaggiare come i bauli significa viaggiare 'senza interessarsi affatto dei luoghi che si percorrono, della loro storia e civiltà'. Il bauscia è uno 'spaccone, fanfarone' e indica anche 'milanese'.

Il bazzicotto è 'nel biliardo, colpo che abbatte tutti i birilli meno quello centrale'. La bazzoffia è una 'vivanda o minestra rustica e abbondante' e anche un 'componimento lungo e confuso, tiritera' (un po' come i post che scrivo). La beanza è 'in psicoanalisi, il bisogno di completamento del proprio essere che ogni neonato sente allorché viene strappato dal corpo della madre'.

La becca è la 'piega che si fa all'angolo della pagina di un libro per ritrovarla'. Il beccastrino è una 'zappa lunga e stretta per cavar sassi'. Il bechico è un 'medicamento contro la tosse'. Il beco è una 'persona sempliciona e credulona'.

Il begolardo è un 'cianciatore, millantatore'. Belin è il 'pene (nel dialetto genovese)'. Leggo le varie definizioni di bella e sorrido a trovare la bella addormentata: 'personaggio della fiaba, che, immerso in un sonno perpetuo, potrà essere ricondotto alla vita da un evento specialissimo'. Specialissimo, termine meraviglioso, sembra di sentire una bambina che ti racconta entusiasta la fiaba: specialissimo. Mi sono commosso, scusate.

Lasciato il fantastico mondo delle fiabe, e continuando a leggere le definizioni di bella, ecco spuntare la bella di notte, cioè sia una 'prostituta che adesca i passanti di notte' sia una 'pianta i cui fiori, chiusi durante le ore diurne, si schiudono all'imbrunire e restano aperti tutta la notte' (come un chiosco di hot dog). E non è finita, perché c'è anche la bella di giorno che è una 'pianta, con fiori a corolla azzurra, bianca e gialla, che si aprono al mattino e si chiudono alla sera' (orario d'ufficio) ed è anche una 'donna dalla doppia vita che si dedica alla prostituzione nelle ore libere dagli impegni famigliari o di lavoro'. Una bella faticaccia.

La belletta è la 'melma'. Il bellocchio è una 'gemma detta più com. occhio di gatto'. Bellosguardo è un 'luogo da cui si gode un bel panorama'.

Leggo belo ('belato') e scopro che fare un salto e un belo vuol dire 'morire all'istante'. Belone si dice 'di persona, spec. ragazzo, che piange o si lamenta spesso e con fastidiosa insistenza'. Leggo benanche ('anche, pure, perfino') è mi piace trovare questo esempio di Foscolo: 'con nove lire al giorno, carta, penna, calamaio e pazienza, tu puoi ben anche a uscio chiuso passartela ragionevolmente'. Quanto fa nove lire in euro? A quanti etti di pizza bianca equivale?

Dopo Foscolo (e dopo aver fatto un rapido calcolo evincendo che 9 lire sono più o meno 4,65 centesimi di euro, e quindi addio alla pizza bianca e addio al sogno di vivere di pura scrittura) leggo il termine benedetto ('che gode del favore del cielo') e tra gli esempi proposti trovo un Petrarca scatenato e innamoratissimo: Benedetto sia 'l giorno e 'l mese e l'anno E 'l bel paese e 'l loco ov'io fui giunto Da duo begli occhi che legato m'hanno'.

Non saprei finire meglio.

Statistiche
Giorni 34
Pagine 307
Parole 9934

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