06 ottobre 2006

da 'Concilio' a 'Confessare'

Giorno 69. Anche un mio amico ha cambiato metodo di lettura del vocabolario, un giorno, ed è morto.

Oggi per la parola confessare ('palesare, ammettere, riconoscere come propria colpa') il geniale motore di ricerca Google Immagini mi apparecchia la foto di Stefania Prestigiacomo che, a quanto pare, ha confessato di aver ceduto alle punturine, cioè ad alcune 'iniezioni di vitamine o acido iarulonico per rendere più tonica la pelle del viso'. Che amaritudine ritoccata.

La concinnità è 'l'armonia stilistica risultante dalla lineare corrispondenza delle parti giustapposte; elegante semplicità di espressione'. Conciofossecosaché è 'lo stesso di conciossiaché, in dipendenza da un tempo storico'. Concionare significa 'parlare in pubblico con enfasi e magniloquenza'.

Conciossiaché significa 'poiché'. Conciossiacosaché è 'lo stesso di conciossiaché'. La concola è un 'piccolo catino'.

Il concretismo è un 'modo di scrittura poetica che privilegia l'aspetto grafico al confronto dei normali rapporti sintattici tra parole'. Conculcare significa 'calpestare con forza'. La condensazione è 'in psicanalisi, processo inconscio di fusione di più elementi ideativi, mediante il quale un solo contenuto manifesto può contenere diversi pensieri latenti'.

La condiloartrosi è una 'articolazione che può compiere tutti i movimenti eccetto quello di rotazione'. Il conestabile è un 'ufficiale di corte, con varie attribuzioni secondo le epoche e le diverse nazioni'. La confabulazione è anche una 'manifestazione di alcune forme psichiatriche caratterizzata da lacune della memoria per fatti recenti che il paziente colma con racconti fantastici e incoerenti'.

Continuano le giornate senza parole entusiasmanti.

Statistiche
Giorni 69
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