18 settembre 2006

da 'Caricaletame' a 'Carteggiare'

Giorno 51. E se in questo blog cominciassi a scrivere di come passo le mie giornate, invece di fornire il resoconto della lettura di un vocabolario? Che amaritudine.

Inserisco in Google Immagini la parola carnivoro ('che si nutre esclusivamente o prevalentemente di carne') e il primo risultato è questa foto che ritrae un Sapo Carnivoro che si gusta la cena. Complimenti per la presa al volo.

Un cariceto è un 'terreno, per lo più paludoso, in cui vegetano i falaschi e i giunchi'. Il carichino è un 'operaio addetto alla preparazione di mine nelle cave, opere stradali, ecc.' Carizia significa 'mancanza, bisogno'.

Il carlino è una 'moneta d'oro o d'argento del regno di Sicilia' e scopro che il resto del carlino è 'la presunta conclusione di qualcosa (e, quando il carlino aveva valore di dieci centesimi, il giornaletto che a Bologna veniva dato come resto a chi acquistava un sigaro toscano che costava otto centesimi)'.

La carludovica è una 'pianta delle Ciclantacee, simile a una palma, i cui lembi fogliari, tagliati a strisce, sono usati nella fabbricazione dei cappelli panama'. La carmagnola era una 'canzone che si cantava a ritmo di danza attorno agli alberi della libertà durante la Rivoluzione francese'.

Carminare equivale a 'eliminare i gas presenti nell'intestino' e deriva da un termine latino che significa 'guarire con incantesimi'. Che momento: la scoreggia incontra la magia. Applausi.

Il carnaio è anche un 'sistema di cattura di animali predatori per mezzo di bocconi di carne in putrefazione che servono da esca'. Un carneade è una 'persona sconosciuta, eventualmente citata o prescelta a sproposito'. Un carnera è una 'persona di corporatura eccezionalmente grande e robusta'.

Il carniccio è 'ciascuna delle smozzicature di carne, attaccate alle pelli degli animali scuoiati, che si utilizzano per farne colla'. Il carotiere è un 'utensile a forma di tubo, usato per il prelevamento di campioni dal sottosuolo'. Il termine carpaccio ('pietanza di carne cruda di manzo tagliata a fette sottilissime') deriva 'dal nome del pittore Vittore Carpaccio, in quanto il piatto fu inventato a Venezia da G. Cipriani dell'Harry's Bar, nel 1963 in occasione di una mostra dedicata all'artista'.

Il carpento era un 'antico carro romano a due ruote per il trasporto di persone'. La carpita è una 'sorta di panno peloso per coperte da letto'. Il carpofago è un 'animale che si nutre di frutti'.

La carrettella è 'nel gergo teatrale, ciascuna delle frasi che un attore improvvisa aggiungendole alla battuta nell'entrare o nell'uscire di scena, per strappare l'applauso del pubblico'. Il carrobbio è un 'quadrivio, crocicchio di strade, dove il traffico è più intenso e rumoroso'.

Lettura abbastanza noiosa, niente di speciale da rilevare, se non una stanchezza inaudita.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Oggi ce l'hai fatta! E io non ero pronta...
Meno male che esiste il blog.